Le piante come strumento pratico di Maghi ed Astrologi
Le piante hanno in Astrologia un’importanza fondamentale. In effetti sono uno strumento davvero molto importante per il riequilibrio energetico, ed alla portata di tutti.
In genere oggi le persone si dividono in due categorie: coloro che preferiscono la medicina tradizionale, che, attraverso la chimica, va a lavorare sul nostro organismo. E coloro che preferiscono l’erboristeria, andando a cercare un rimedio naturale ai problemi che sorgono nell’essere umano.
La chimica e le piante
La prima categoria di persone, coloro che scelgono la chimica, prendono in considerazione il principio attivo come identificativo della tipologia/qualità del medicamento. Questo nel medicinale si trova maggiormente concentrato rispetto a quanto contenuto nella pianta e viene introdotto nel corpo umano come se questa fosse una macchina completamente meccanica. Il concentrato di principio attivo è ricavato inizialmente dalla pianta e poi sintetizzato in laboratorio. Per questo motivo avrebbe una efficacia maggiore ed un costo minore rispetto l’estrazione dalla pianta ì, perché prodotto in serie e sempre uguale e replicabile.
La seconda parte di persone preferisce avvalersi della pianta piuttosto che della medicina. Costoro assumono il principio attivo dalla pianta stessa, assecondando il criterio per il quale si crede che difficilmente la natura possa essere migliorata in laboratorio. La pianta infatti, essendo naturale e non riprodotta artificialmente, non possiede controindicazioni per l’uomo che la assume (se non per eventuali tossicità della pianta stessa). Va detto comunque che il suo funzionamento è considerato generalmente più lento.
Personalmente non esprimerò qui un parere personale sulle due preferenze. Ciò nonostante, nessuno di questi due sistemi sono quelli indicati dall’Astrologia tradizionale, dunque di derivazione egizia.
Erboristeria? In Astrologia non è la stessa cosa
L’uso delle piante in Astrologia, come in Alchimia, va ben oltre la ricerca di un aiuto da parte della natura o dell’estrazione di un principio attivo. L’Astrologo e l’Alchimista ricercano nella pianta il “Principio Vita” che vuole utilizzare, per analogia, nel riequilibrio energetico di un individuo. Ogni pianta infatti va a rappresentare una precisa forza, Potenza o Funzione che, dopo un’opportuna analisi astrologica, desideriamo riportare al miglior funzionamento.
Dunque, se all’interno di un tema natale dovessi riequilibrare un Giove mal messo, per la legge del simile che attira/cura il simile farò uso di piante gioviniane. Andranno bene per questo scopo delle piante di Quercia, ma anche di Mirtillo o Iperico, cosi diverse tra loro ma legate per analogia dalla stessa funzionalità planetaria. L’azione della pianta appropriata sulla persona con la funzione di Giove mal messa, agirà su tutti quattro i piani: non solo sul piano fisico dunque, ma anche quello energetico, psichico e morale.
Analisi astrologica? in questo caso è necessaria
Diventa intuitivo che per curare una disfunzione, l’analisi astrologica è il primo passo da compiere. Senza il tema natale si va a tentoni, come potrebbe fare un medico che consigliasse un medicinale prima di aver prescritto e consultato gli opportuni esami.
Il tema natale e di rivoluzione dunque non sono il punto di partenza per scoprire come andrà il futuro, ma un punto fermo per capire cosa va migliorato al fine di portare avanti il cammino palingenetico della persona oggetto del tema natale stesso. Chi non comprende l’uso della pianta in Astrologia, certamente non sta facendo Astrologia. Non va mai dimenticato lo scopo dell’Astrologia. E non va mai dissacrato il suo autentico messaggio.
Un corso di Astrologia dunque non insegna solo ad interpretare un tema natale, ma l’analogia che intercorre tra piante, pianeta e uomo, in maniera da coglierne gli stessi aspetti.
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