L’uomo sta evolvendo verso qualcosa di più alto, più grande, forse anche più spirituale. Ecco, questo è quel genere di balla a cui tutti vogliamo credere per non essere costretti a farci un bel esame di coscienza, tanto personalmente quanto collettivamente.
Certo, fino a che le cose vanno bene, perche cambiare? E’ proprio questo il meccanismo di pensiero che ci ha portati esattamente all’opposto dove ci siamo convinti di andare.
La verità, triste ma inevitabile, è che l’umanità sta trascinandosi verso il suo ultimo traguardo; come già ve ne sono stati molti in passato, siamo alla soglia di un nuovo inizio, che però prevede obbligatoriamente una fine.
Diciamo a noi stessi che l’uomo sta evolvendo; ma non è vero. Basta avere un certo senso di autoanalisi per capirlo. Vogliamo dare uno sguardo al nostro fisico? E’ sempre più malato. E’ sempre più soggetto a problemi non appena ci togliamo di dosso tutte le protezioni. Non sopportiamo più il caldo e necessitiamo di condizionatori d’aria ovunque. Non sopportiamo più il freddo e ad ogni colpo di freddo ci ammaliamo. Il corpo da solo non è in grado di affrontare nemmeno un raffreddore, per cui subito antibiotici, antiinfiammatori e antidolorifici. Mascherine addosso perche non si sa mai. La paura di poter star male ha soverchiato ogni logica.
Ci nutriamo di cibo da cui ricaviamo sufficiente energia solo per sopravvivere, perche quella in più il nostro corpo la usa per combattere le tossine che introduciamo con lo stesso cibo. Ci affidiamo continuamente ad elementi esterni per migliorare tutte quelle capacità fisiche che con il tempo abbiamo perso. Occhiali per vedere bene. Apparecchi acustici per sentire bene. Macchinari industriali per non riuscire a sopportare certe fatiche e cosi via.
Nessuno di noi è più in grado di ritrovare la strada annusando le tracce, come invece riuscivamo certamente a fare nel rinascimento. Nessuno di noi vede più ad occhio nudo Mercurio. Nessuno di noi possiede più una vera “forza vitale”. E’ come se le forze che governano questo universo ci stiano abbandonando. La famosa dipartita degli Dei.
A livello mentale stiamo evolvendo? Assolutamente no. Non dobbiamo confondere un certo livello di cultura mediamente diffusa con l’intelligenza. Non sono la stessa cosa. E basta guardare cosa succede: la nostra logica è contorta, fumosa e facilmente ingannabile. Non riusciamo a restare concentrati e focalizzati in maniera chiara su un obiettivo. Stanchiamo la nostra mente molto facilmente e necessitiamo di sostanze stimolanti o calmanti per condurre una vita “normale”. E anche in questo campo non potrà che peggiorare visto che, come per il fisico, abbiamo delegato le fatiche esternamente con la creazione dell’abominio chiamato “intelligenza artificiale”. Cosa ci serve? Beh essenzialmente per sostituirsi ad un gregge di dementi quali siamo diventati.
Il corpo emotivo segue di pari passo quello mentale. Va di moda il mostrarsi distaccati, freddi, senza sentimenti, senza emozioni. Portiamo gli occhiali da sole per non mostrare i nostri occhi che, essendo lo specchio dell’anima, potrebbero svelare il terribile vuoto che abbiamo dentro. Un vuoto che temiamo, ma non che non sviluppa abbastanza paura per farci tornare a comprendere che è l’anima che definisce un uomo o una macchina. E noi siamo tutti diretti verso l’essere macchina, senza pensiero, senza anima.
Non parliamo poi dei corpi spirituali, che a seguito degli entusiasmanti eventi degli anni 2021 e 2022 si sono scollegati da quello fisico in maniera permanente. E infatti ad oggi è impossibile fare un qualunque tipo di confronto spirituale perche è un campo che nemmeno si percepisce più. Continuiamo a scambiare e confondere il mentale con lo spirituale. I vari guru oggi si limitano a proporre percorso mentali e psicologici credendo di parlare di spiritualità. Praticamente sempre si sente parlare di “percorso di crescita”. La realtà è che, nel migliore dei casi, si tratta di percorsi di guarigione mentale da uno stato di caos e confusione allarmanti.
Insomma oggi cosa possiamo fare?
Di sicuro qualcosa possiamo farlo. Intanto tirare i remi in barca e iniziare ad occuparti esclusivamente di noi stessi. Fermarci, scollegarci da tutto quello che non è essenziale e iniziare la parte più difficoltosa: una autoanalisi fortemente critica. Basta percorsi improvvisati. Basta chiacchiere da social, da bar, da comari. Basta chiacchiere. Silenzio, pensiero concentrato su un obiettivo. Riflessione sul nostro modo di pensare e ragionare. Mangiar sano ma soprattutto semplice ed essenziale. Ripeto: mangiar sano. Questo non per questioni fisiche, ma perché il mangiare sano porta ad un corpo eterico sano, a distanza di alcuni giorni. Calma interiore. Basta con l’adesione a gruppi che portano impegni, distrazioni, chiacchiere. Niente politica. Niente gruppi di fan o simili. Dobbiamo chiudere le porte a tutto ciò che non è essenziale per un periodo, diverso per ognuno di noi, che ci consenta di creare una certa maturazione. Una quarantena. Può durare un mese; per qualcuno sono stati necessari molti anni, più di dieci. Ognuno ha la sua natura e le sue predisposizioni.
Ma se non inizi oggi, ora, mai inizierai. Non sai da dove iniziare?
Ecco il mio consiglio: disinstalla subito i social dal telefono. Non c’è molto da ragionarci sopra. Fallo subito. E non farti ingannare da falsi pensieri: niente di ciò che è “social” ha mai migliorato la tua vita. L’ha solo peggiorata