Perché sull’Italia non piove ormai da tre mesi?
L’Italia (almeno il nord) sembra essere preda inesorabile di una grave siccità. Non piove da molti mesi ed è assolutamente inusuale per questo periodo che, sotto la signoria del segno zodiacale dei Pesci, al contrario sarebbe dovuto essere un periodo “umido”. Insomma, non c’è acqua nel terreno e non c’è ombra di pioggia in cielo.
La terra come l’uomo
Esistono delle chiare analogie tra l’uomo, inteso proprio come persona fisica, ed il pianeta terra che ci ospita.
Anche gli sciamani d’America parlano di un legame indissolubile tra terra e uomo. Tanto è vero che, in assenza di pioggia, sono proprio gli sciamani a celebrare rituali propiziatori attraverso l’uso delle analogie, per far tornare l’acqua.
L’Astrologia cosa ha da dirci in merito a questo legame terra-uomo?
Beh è molto chiara: l’Uomo, inteso come concentrato di gerarchie divine, ha origine nel cielo, nelle stelle. Il pianeta che ci ospita (il pianta terra), non è altro che l’involucro che ospita la nostra coscienza.
Quando si ammala la terra si ammala il corpo, e viceversa. Questo è un assunto in Astrologia esoterica, tra il resto verificabile da chiunque abbia ancora occhi per le analogie.
Questo ragionamento dovrebbe portarti a riflettere anche su quella che chiamiamo diffusione batterica; vedremo questo aspetto in un altro post.
Acqua, pioggia e empatia
Per chi ha conquistato qualche base di Alchimia e Magia, sa perfettamente come l’Elemento Acqua sia legato all’emotività, l’empatia, le sensazioni, le impressioni; in qualche modo all’anima. L’acqua, tra il resto, è elemento indispensabile per la nascita della vita e la pioggia diviene proprio il mezzo naturale per portare l’acqua dal cielo sulla terra. Essa sale al cielo per opera del calore, dove riceve le energie superiori per poi ridiscende energizzata e dinamizzata. Difatti, ogni contadino sa perfettamente come la pioggia possa ravvivare le piante come nessuna irrigazione artificiale può.
Ma, come detto, l’Elemento metafisico dell’Acqua (ricordiamo i quattro Elementi in ordine di densità crescente: Fuoco, Aria, Acqua e Terra) è riferibile all’emotività, all’empatia, alla memoria. Alla parte femminile, in qualche modo.
Cosa manca quando l’Acqua è assente?
Naturalmente noi vediamo la terra secca, arida; vediamo il corso dei fiumi che è secco. Vediamo i prati grigi.
Tutto questo è la parte facile da vedere, quella superficiale.
Quella più complicata, forse, è quella che riguarda l’uomo. Abbiamo effettivamente difficoltà a vedere con chiarezza quanto sta accadendo all’essere umano.
Sempre meno “umano” a dire il vero, e sempre più meccanico. Cosa distingue una macchina dall’uomo? L’intelligenza forse? No. La differenza la fa l’empatia e la capacità, solo umana (per ora) di provare emozioni.
Ma non abbiamo forse perso questa capacità? Gli ultimi due anni vissuti tra paure indotte e problemi auto costruiti, sono serviti esattamente a questo: togliere ogni capacità empatica all’uomo comune. Nessuna emozione umana, nessuna capacità di “provare”, “condividere” qualche cosa. Solamente isolamento, stordimento, quasi ipnosi; e tanta solitudine.
La nostra anima ha urlato dal dolore per questo annullamento delle caratteristiche umane; e l’avremmo potuta sentire molto chiaramente, se solo avessimo voluto. Se ci fossimo fermati, nel silenzio, a chiederci cosa stiamo facendo. Ma abbiamo preferito lasciarla urlare dal dolore e dalla solitudine, fino a farla morire.
Ed oggi, che la maggior parte dell’uomo ne è sprovvisto ed ha perso umanità e compassione, possiamo assistere agli zombie che camminano per le città. Proprio come si vede nei film apocalittici in tv.
L’Acqua ha lasciato il posto al Fuoco, che è la risposta naturale del corpo alla malattia. La malattia è proprio la conseguenza della morte animica, proposta ed ottenuta anche grazie alle recenti cure mediche cui l’uomo-bestia si è volontariamente sottoposto, nonostante le grida di aiuto che ella, malata, ci lanciava. Ma si sa, senza empatia e sensibilità, l’anima non può sentirsi. Può urlare ed avvisarti quanto vuole, ma senza sensibilità e compassione le urla non possono essere udite.
E, dunque, anche la terra, analogicamente malata come l’uomo, diventa secca, arida. Perde le sue caratteristiche di umidita, sensibilità, umanità, vita, per diventare tutta un fuoco. Un Fuoco che deve purificare, bruciare, trasformare tutto il male che l’uomo ha commesso verso lo spirito in questi mesi.
Ma lo sappiamo: l’acqua è anche l’elemento naturale della purificazione, della pulizia dalle impurità dallo sporco. E se la pioggia non vuole benedire l’uomo con la sua azione purificante ed igienizzante è solo perché l’Opera trasformativa del Fuoco non è ancora terminata.
Il Fuoco deve terminare di trasformare l’Uomo. Quando questo processo sarà terminato allora arriverà l’acqua a spazzare via il residuo di tale trasformazione.
Il problema è che servirà molta acqua per molto sporco.
Concludendo, con un pensiero personale, aggiungo questa nota. Riflettiamo sui luoghi dell’Italia che, in questo momento, soffrono maggiormente questa mancanza d’acqua e di pioggia, e capiremo chi sono i popoli che hanno sbagliato di più nei confronti di loro stessi, perdendo il collegamento con la natura e la propria anima.